Chiropratica e veterani USA: quando ascolto, empatia e formazione continua fanno la differenza. In un tempo in cui la sanità pubblica è sempre più chiamata a rispondere a bisogni complessi, la chiropratica si sta affermando anche nei sistemi sanitari più strutturati del mondo, come quello statunitense. E in contesti delicati come quello dei veterani di guerra, la sua presenza non è solo utile: è preziosa.
Un approccio umano per chi ha vissuto l’impensabile
Negli Stati Uniti, i militari che rientrano da missioni spesso portano con sé le cicatrici di anni trascorsi in condizioni estreme. Non solo stress psicofisico, ma anche dolori muscoloscheletrici cronici, difficili da trattare con i soli farmaci. È in questo quadro che, come si legge dal sito dello US Department of Veterans Affairs (VA) il sistema sanitario dello stesso US Department of Veterans Affairs (VA) ha scelto di integrare la chiropratica tra i servizi offerti.
A Los Angeles, il VA ha attivato da tempo un programma dedicato, affidato alla dottoressa Valerie Johnson, pioniera della chiropratica californiana e prima professionista del settore inserita nello staff medico del sistema sanitario per i veterani. Da anni, coordina un’equipe che offre trattamenti non invasivi e personalizzati, basati sull’ascolto del paziente e sulla fiducia.
La chiropratica non è solo “aggiustare la schiena”
Nel racconto della dott.ssa Johnson emerge una visione ampia della professione chiropratica: “Non ci limitiamo alla manipolazione vertebrale. Offriamo una gamma di approcci basati su evidenze scientifiche: esercizi terapeutici, tecniche manuali, mobilizzazioni, trazione per dischi e artrosi, laser a bassa intensità, e soprattutto formazione al paziente”.
Formazione, sì. Perché il paziente, se ben informato, diventa protagonista del proprio percorso di guarigione. Ed è proprio nel dialogo, spesso durante il trattamento stesso, che avviene il cambiamento più profondo: una nuova consapevolezza del proprio corpo.
Testimonianze che parlano al cuore
Kristoffer Hipolito, ex marinaio, oggi impiegato al centro VA di Los Angeles, è uno dei tanti veterani che si affidano alla chiropratica per trattare infiammazioni e dolori cronici. “Mi sento sempre meglio quando esco dalla clinica. Il personale mi ascolta davvero, chiede come sto, che livello di dolore ho. Si crea un rapporto di fiducia”, racconta.

Un modello di formazione che ispira
Accanto alla clinica, vive un progetto formativo d’eccellenza: l’Integrated Clinical Practice Chiropractic Residency Program, in collaborazione con la Southern California University of Health Sciences. Si tratta di un percorso professionalizzante per giovani chiropratici, inseriti a pieno titolo nell’attività clinica dello US Department of Veterans Affairs (VA)).
Dal 2006 a oggi, dieci residenti si sono formati sotto la guida della Johnson, portando avanti una cultura della cura che mette al centro la persona, e non solo la patologia.