Attività fisica e salute mentale: i dati di uno studio

Attività fisica e salute mentale: i dati di uno studio. Nella continua ricerca di metodi efficaci per affrontare la depressione, l’ansia e il disagio psicologico, uno studio recente sta gettando nuova luce sul ruolo cruciale dell’attività fisica. Lo studio, condotto da un team di ricercatori guidato dal Dott. Ben Singh presso l’Università del Sud dell’Australia, ha compiuto un’analisi dettagliata delle evidenze scientifiche disponibili fino al 1° gennaio 2022, concentrandosi sulle revisioni sistematiche e le meta-analisi degli studi controllati randomizzati.

Attività fisica e salute mentale: lo studio

L’approccio utilizzato per questo studio è stato quello di una “revisione ombrello”, che ha coinvolto la consultazione di 12 database al fine di identificare gli studi pertinenti. I criteri di inclusione erano rigorosi: sono state infatti prese in considerazione solo le revisioni sistematiche con meta-analisi di studi controllati randomizzati che avevano lo scopo di aumentare l’attività fisica in popolazioni adulte e che avevano valutato i sintomi di depressione, ansia o disagio psicologico. La selezione degli studi è stata effettuata in modo indipendente da due revisori.

Attività fisica e salute mentale: i risultati dello studio

I risultati dello studio sono stati sorprendenti e convincenti. Sono state analizzate un totale di 97 revisioni, che comprendevano 1.039 studi e 128.119 partecipanti. Le popolazioni coinvolte erano eterogenee e includevano adulti sani, individui con disturbi mentali e persone con varie malattie croniche.

L’analisi dei dati ha rivelato un quadro chiaro: l’attività fisica ha dimostrato effetti significativi sulla depressione, sull’ansia e sul disagio psicologico rispetto alle cure usuali in tutte le popolazioni esaminate, suggerendo dunque un impatto positivo dell’attività fisica nell’alleviare i sintomi di questi disturbi.

Chi ne trae maggior beneficio

Un aspetto interessante emerso dalla ricerca è che i maggiori benefici dell’attività fisica sono stati osservati in specifici sottogruppi di individui. In particolare, coloro che soffrono di depressione, HIV o malattie renali sembrano trarre un vantaggio significativo dall’attività fisica. Le donne in gravidanza e post-partum, così come le persone sane, hanno anch’esse mostrato miglioramenti sostanziali nei sintomi. È emerso Inoltre che anche l’intensità dell’attività fisica gioca un ruolo fondamentale. Maggiore è l’intensità, infatti, maggiori risultano i miglioramenti nei sintomi psicologici.

In conclusione, lo studio fornisce un’evidenza solida e convincente dell’efficacia dell’attività fisica nel migliorare la salute mentale. Questi risultati sono applicabili a una vasta gamma di popolazioni adulte, che comprendono sia la popolazione generale che individui con diagnosi di disturbi mentali o malattie croniche. L’attività fisica dovrebbe quindi essere considerata come un approccio principale nella gestione della depressione, dell’ansia e del disagio psicologico. Questo studio rappresenta un passo importante nella comprensione dell’importanza della salute fisica per il benessere mentale e sottolinea la necessità di incoraggiare l’attività fisica come parte integrante delle strategie di trattamento e prevenzione dei disturbi psicologici.

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